ACCIANO: MISTERO DEL SINDACO INDAGATO, CONSIGLIERE VA AL PM

 

 

 “Sporgerò querela in procura sulla situazione poco trasparente nel Comune di Acciano, con un sindaco indagato e non si sa perché: non può continuare a gestire un Comune così”. 

Passa alle vie di fatto il consigliere comunale di opposizione Cesare Di Giandomenico, in merito alla vicenda, ancora tutta da chiarire, dell’iscrizione nel registro degli indagati del primo cittadino,Fabio Camilli, che ha confermato il fatto ma non ha voluto fornire altri dettagli.

Una vicenda sulla quale “a oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, nonostante la prefettura abbia chiesto al sindaco di dare chiarimenti sulla sua posizione di indagato o meno” continua il consigliere.

“Non c’è il fascicolo che, in modo esplicito, configuri il reato ascritto al sindaco - prosegue ancora - Il fatto anomalo è che prima di avere queste informazioni il vice sindaco, il segretario e l’assessore hanno autorizzato il primo cittadino a usufruire del gratuito patrocinio di un avvocato, con la delibera del 25 luglio scorso”. 

“In Municipio hanno affermato che non c’è conflitto di interessi tra la posizione del sindaco e il Comune pur non avendo i documenti - accusa - Mi dovrò per forza rivolgere al procuratore e al prefetto per sapere come fanno a dirottare denaro pubblico per l’avvocato del sindaco se, allo stato attuale, il sindaco è solo indagato, non ci sono documenti e non c’è il fascicolo".

"Questo è un mistero che identifica la gestione del comune di Acciano”, conclude il consigliere.

 

 



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