Gran Sasso Science Institute, dove si formano “scienziati-imprenditori”

Una scuola sperimentale, un vero e proprio laboratorio per la scienza globale che valorizzi il capitale umano e funga da volano per  ricerca, formazione, innovazione e crescita economica. E questo non solo per l’Abruzzo ma per l’Italia in generale. E così che ha catturato l’attenzione della stampa nazionale finendo sulle pagine del Sole 24 ore, e suscitato l’invidia di chi mirava al primato assoluto in materia sul piano internazionale.

Nell’era della così detta “fuga  dei cervelli”, di una generazione di giovani disillusi dalla mancanza di condizioni favorevoli  a  formazione ed occupazione, che con un bagaglio pieno  di speranze ed aspettative, si reca laddove ricerca ed innovazione sono invece  priorità assolute, nei paesi  il cui sistema economico è  proiettato verso  crescita e sviluppo, sorge proprio in terra d’Abruzzo un prezioso“giacimento della ricerca” che metterà  sotto la  lente d’ingrandimento  discipline come la fisica, la matematica, l’informatica, occupandosi  anche di temi  quali la gestione dell’innovazione e lo sviluppo del territorio.

Questo polo  di alta formazione, nato per “forgiare” nuove figure professionali d’eccellenza - gli “scienziati-imprenditori”- capaci di trasformare  ricerca ed innovazione in vere e proprie tecnologie a servizio delle imprese  e per catalizzare ricercatori ed esperti  da tutto il mondo, sarà localizzato nelle viscere del Gran Sasso. Una scuola di dottorato internazionale, per stimolare iniziative atte a “produrre” innovazione, che, nel lungo periodo, stringerà alleanze con le imprese e creerà una  rete  innovativa  di  start up sul territorio. Tutto questo è una realtà importante e rappresenta  un grande investimento.

“L’Istituto di Fisica nucleare del Gran Sasso  è unico per le sue particolari caratteristiche - ha esordito  il ministro  dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Francesco Profumo, nel corso della presentazione ufficiale del piano strategico del “Gran Sasso Science Institute” (GSSI), cui hanno partecipato anche il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca ed il Presidente della Regione  Abruzzo Gianni Chiodi  -. Gli Stati Uniti, che avevano manifestato l’ intenzione di crearne uno – prosegue Profumo- hanno deciso di rinunciarci, il che significa che avremo maggiore capacità di attrarre  giovani ricercatori  ed esperti provenienti da tutto il mondo. Il paese ha bisogno di modernizzarsi e di avere figure professionali  che derivino da un impegno concreto di due elementi strettamente connessi : ricerca e formazione”. L’istituto, che inizierà le sue attività didattiche nel 2013 - con  un centinaio di studenti ed una cinquantina fra docenti e ricercatori – offrirà  la chance di fare  stage ed esperienze formative affianco a scienziati e ricercatori dal calibro internazionale e sarà alla base del rilancio del territorio.

“Il Gran Sasso Science Institute è un progetto di rilievo internazionale, fortemente voluto dalla Regione Abruzzo e finanziato attraverso Fondi Fas e risorse del Commissario per la Ricostruzione di cui  beneficeranno l’università, le imprese, la città dell’Aquila e l’intero territorio abruzzese”,  ha spiegato il Governatore Chiodi.  Il Progetto, che  ha un piano triennale e prevede l’investimento di oltre 30 milioni di euro in ricerca, servirà  ad innescare  un processo virtuoso sul  territorio, creando terreno fertile per una nuova economia, basata su ricerca ed  alta formazione che genereranno  esternalità  positive per l’Abruzzo.


- da l'Occidentale -



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