Sviluppo del Gran Sasso

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Antonio Scipioni, Presidente della 9° circoscrizione (Assergi-Aragno_Camarda-Filetto)

"La via dell’inferno è lastricata di buoni propositi":

l’annoso proverbio può perfettamente riferirsi allo sviluppo turistico dell’area del Gran Sasso, oggetto in tempi remoti e recenti di reiterati dibattiti, discussioni, proposte, promesse, intenti pur lodevoli, ma raramente seguiti da realizzazioni concrete. Ritengo giunto il momento di fare il punto della situazione e di individuare soluzioni razionali e rapide, nei limiti della fattibilità e delle possibilità realistiche, senza farsi trasportare dalle pur legittime aspirazioni a progetti semifantasiosi che sono inevitabilmente destinati a restare nell’ambito dei sogni. Mi riferisco, in particolare, all’estensione montana che va da Montecristo a Fonte Vetica, inaccessibile nella stagione invernale a causa dell’innevamento che rende impraticabile la strada. Sarebbe sufficiente mantenere sgombro il tracciato viario con l’impiego di mezzi idonei ( lo conferma il fatto che la stessa zona di Fonte Vetica e la zona di Racollo, siano raggiungibili durante il corso dell’intero inverno da Castel del Monte e da Santo Stefano), per consentire la pratica dello sci di fondo, dell’escursionismo e delle ciaspolate, che vantano numerosi appassionati, ora dirottati a Campo Felice ed Ovindoli. Queste pratiche sportive coinvolgono generalmente intere famiglie, con un sensibile incremento turistico e notevoli risvolti economici. Peraltro, la frequentazione della zona, senza dubbio di alto livello paesaggistico, indurrebbe i visitatori stessi a tornare sul luogo anche nella stagione estiva. Altra nota dolente è rappresentata dall’assetto di Fonte Cerreto( Villetta ), il cui piazzale è permanentemente invaso dalle automobili in sosta, nonostante il divieto. Il relativo cartello segnaletico giace a terra da lungo tempo e non è stato rimesso al suo posto, sebbene l’anomalia sia stata oggetto di ripetuti richiami all’attenzione delle Istituzioni competenti. La mancanza di decoro dell’intero contesto suscita certamente perplessità e talora disagio nei turisti, che si attendono un’accoglienza di ben diverso tenore almeno sul piano estetico. Basterebbe soltanto una maggiore attenzione da parte delle autorità competenti per conferire all’ambiente un aspetto degno di una stazione turistica ampiamente conosciuta, ma fino ad oggi non altrettanto apprezzata per evidenti carenze. Per giunta, si lamenta la mancanza di un distributore di carburanti; per il rifornimento gli automobilisti sono costretti a scendere fino al paese di Paganica e poi tornare a Fonte Cerreto! Un’altra esigenza primaria è quella della presenza di un bancomat, ormai divenuto indispensabile. Qualche anno fa ne era stato installato uno, ma inspiegabilmente è stato tolto dopo breve tempo. Si potrebbe continuare ad elencare le carenze di altra natura, ma me ne astengo perché diffusamente note. Sta di fatto che il complesso di esse e di quelle indicate costituisce un incisivo freno all’auspicata evoluzione di un’area certamente invidiabile e che presenta tutti i presupposti per raggiungere il livello di altre zone, anche meno dotate sotto l’aspetto naturalistico. Allo scopo di dare concrete risposte all’ormai intollerabile situazione ho indetto un Consiglio straordinario della IX Circoscrizione Comunale di L’Aquila, con sede in Camarda, con l’auspicio che vogliano intervenire rappresentanti di Istituzioni, Enti ed Associazioni appositamente invitati. Saranno sottoposte alla loro attenzione le diverse problematiche e prospettate delle relative soluzioni realisticamente attuabili, nella convinzione che tutti intendano offrire il contributo di idee e di energie nell’ambito delle proprie competenze. Sono persuaso, infatti, che gli scopi prefissati possano essere raggiunti soltanto mediante la collaborazione di tutti gli interessati in funzione del loro ruolo. Sta a noi operare insieme con profondo impegno, con umiltà e costruttivo slancio, al di fuori di illusori propositi e di vane elucubrazioni.

 Antonio Scipioni



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