TORNEO SEI NAZIONI, L'ITALIA BATTE LA FRANCIA 23-18

Gli azzurri hanno battuto la Francia 23-18, in un incontro della prima giornata disputato allo stadio Olimpico. Italia e Francia si affrontavano per la trentacinquesima volta con un bilancio a favore degli ospiti, vittoriosi in trentadue occasioni contro le tre affermazioni azzurre con quella di oggi. Il precedente successo risaliva al 2011 al Flaminio. Tra i protagonisti gli abruzzesi Andrea Masi (aquilano) e Giovanbattista Venditti, originario di Avezzano (L'Aquila). Partenza alla grande, con una meta di Parisse e con un drop e una punizione di Orquera, tanto da portarsi avanti 13-5, per poi subire il ritorno della Francia che ha chiuso in vantaggio 15-13 la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo gara molto intensa, con la meta decisiva di Castrogiovanni e il drop di Burton che hanno chiuso la sfida 23-18 per gli azzurri, nonostante l'assalto finale dei 'gallettì. L'Italia gioca una delle sue più belle partite dell'intera partecipazione al 6 Nazioni. Risultato meritato con la Francia che ha subito a lungo la maggiore determinazione dei ragazzi di Brunel, spinti dal pubblico capitolini e dai 385 ex azzurri presenti all'Olimpico. Il Sei Nazioni dell'Italia inizia con un brivido lunghissimo e formidabile sulla schiena di chiunque ami il rugby: in 385 si sono ritrovati alle 9.30 al Salone d'Onore del Coni del Foro Italico. Ex azzurri, o figli o parenti dei grandi azzurri che non ci sono più. Hanno ricevuto il loro cap, numerato in ordine di apparizione con la maglia della Nazionale, hanno abbracciato i loro ct schierati accanto al palco e poi sono andati ad incontrare i giocatori prima di Italia-Francia. Insieme a loro hanno calpestato l'erba dello stadio Olimpico e cantato l'inno di Mameli. L'Italia arriva a questo Sei Nazioni dopo le buonissime prove nei test match d'autunno e non delude anzi supera le pecche delle sfide precedenti e batte all'esordio i favoriti transalpini. Un cambio di marcia, un gioco più creativo e più ambizioso, come quello imposto da Jacques Brunel si è trasformato in due sconfitte con la Nuova Zelanda e l'Australia, ma con gli azzurri a un passo dal mettere ko i Wallabies e oggi con un successo storico con la Francia, che arrivava a Roma con i favori del pronostico, sia per il match sia per il torneo, anche se i piani del tecnico transalpino erano stati un pò rivoluzionati dagli infortuni negli ultimi turni di Top 14. Migliaia di persone hanno invaso, come da tradizione, il Villaggio del Terzo Tempo Peroni prima della partita. Italiani e francesi si sono dati appuntamento al luogo cult per eccellenza del pre e post partita ove è possibile ascoltare buona musica, animazione e tanta birra. Alle 14:15 un brindisi collettivo ha raccolto i 385 azzurri del passato, un mare di cap era mischiato sotto il palco del Peroni Village insieme a tanti giovani con i cappelli tradizionali rossi. Un brindisi collettivo e l'inno italiano ha sancito l'unione e la socialità del rugby. E poi tutti in campo per tifare la squadra del cuore. Grande partita dell'Italia che chiude il match con un beneagurante 23 a 18 e poi tutti a festeggiare al Terzo Tempo Peroni Village con l'esibizione della cantante Syria.



 



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