Morte di Stefano Arcangeli di Colle di Roio indagati dodici medici

Posted by Antonio Giampaoli | 2014-07-02 | Commenti: 0 | Letto 1899 volte     Image Sample

Svolta nell’indagine degli agenti della Squadra mobile relativa alla morte del dipendente dell’Asm, Stefano Arcangeli, 39 anni, di Colle di Roio, avvenuta a fine agosto dello scorso anno. Su richiesta del pm, Simonetta Ciccarelli, il Gip, Guendalina Buccella, ha fissato a ottobre l’incidente probatorio per fare chiarezza sulla dinamica della morte dell’uomo avvenuta in casa dopo le cure ricevute nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Salvatore. Per questo, con l’accusa di omicidio colposo, sono indagati 12 medici che a vario titolo si sono occupati del paziente. Si tratta di Sabrina Cicogna, Luca Antonini, Elvira Cassetti, Tommaso Civitaretese, Alessandro D’Aroma, Marco Gentile, Giuseppe Guerrieri, Raffaele Luise, Eugenia Marsili, Guglielmina Palermo, Roberto Vicentini e Rita Lattanzio. Secondo il pm costoro, «nel non avere adottato le opportune cure ed esami e prescritto terapie adeguate in occasione del ricovero e poi delle dimissioni dell’Arcangeli, presso il reparto di Cardiologia, ne cagionavano il decesso». Si tratta di avvisi di garanzia tecnici per permettere alle parti con i loro consulenti di fare chiarezza sulla vicenda, nata da un semplice malore. Quello che Arcangeli aveva avvertito ai primi di agosto del 2013 mentre si trovava sul luogo di lavoro. L’uomo si era recato al centro dei medici di famiglia e un dottore gli aveva prescritto dei farmaci antidolorifici che non avevano sortito l’effetto sperato tanto che per lui fu necessario il ricovero. Arcangeli fu sottoposto all’esame di coronarografia al termine del quale gli fu applicato uno «stent» per il controllo della coronaria. Gli esami evidenziarono che il paziente era stato colpito in maniera non grave da un infarto. Dopo i primi sette giorni di ricovero i parenti dell’uomo si accorsero di uno strano gonfiore al braccio sinistro, che il paziente attribuì all’effetto di un farmaco che gli era stato cambiato. Arcangeli fu poi dimesso per fare ritorno nella propria abitazione luogo in cui morì dopo alcuni giorni.


 



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