IL MIO PAESE (di Fiorella Giusti)
Autore Fiorella Giusti
Con nostalgia il mio pensiero
ripercorre quelle liete giornate primaverili
quando il sole nel suo tepore
cominciava a scaldare le mura
del paese reduci dal lungo gelo invernale.
L'anno scolastico volgeva al ternine,
le giornate erano più lunghe
ed uno spizzo di gioia
riempiva il mio cuore
per l'avvicinarsi dell'estate.
Ricordo "nnaporta"
rappresentava il punto d'incontro degli abitanti,
la strada più popolata.
A legittimare questo via vai di persone
erano i vari negozi
accentrati pressappoco in quei dintorni:
"U Sindac", "Olimpia", "Giggetto",Raffael",
"La bottega di Cotal" a finire "U Caccion"
altro punto vendita di alimentari e merceria
molto simile a un bazar.
Tutto era più reale genuino, profondo,
più naturale,
ogni porta un suo abitante,
ogni casa una sua storia,
ogni luogo il suo profumo.
Allora non riuscivo a soppesare il significato
di quei momenti tanto semplici
e adesso tanto bramati.
Ricordo di un paese a cui rimarrò sempre legata
in virtù di quel principio
per cui le cose si apprezzano di più
quando ci si rende conto
di averle perse per sempre.