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Questa sezione è dedicata a tutti voi per lasciare commenti, saluti, esperienze e pensieri...


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23-09-2009 - Mentre in tutta italia anche quest’anno si rinnovano iniziative per "Puliamo il Mondo", la storica campagna di Legambiente alla quale partecipano volontari e associazioni locali, Assergi assiste dal 10 Settembre a questo spettacolo indecoroso offerto dall'area che ha ospitato la tendopoli di Assergi. Ma Assergi non è la sede del Parco Nazionale del Gran Sasso?... Il parco non dovrebbe favorire iniziative a tutela deli Borghi e del territorio? Qualcuno del Parco ha visto in che condizione si trova la strada che porta nella valle del Raiale?

Giuseppe Palumbo (Roma)

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Risposta di Adamo Acitelli - 23-09-2009
Sono Adamo Acitelli e condivido pienamente la definizione che hai attribuito al parco nazionale del gran sasso.Non e' altro che un parco giochi per accontentare chi ,tutte le mattine timbra il cartellino e trascorre la giornata nell'ozio piu' totale, ponendo limiti e vincoli a chi vuole lavorare ed investire sul territorio.Bisogna far capire, alle entita'presenti ,che il loro compito, e' quello di interagire con il popolo,non di metterlo da parte;mi riferisco con questa nota all,Amministrazione dei beni per l'uso civico,che negli ultimi anni non ha mai reso noto alla collettivita' di assergi,il proprio operato sul territorio.Io pretendo da assergese (D.O.C.),che sia fatto chiarimento su alcuni punti dell'operato di questi signori,ma innanzitutto mi sta a cuore un particolare,e cioe' in che modo vengono riinvestiti sul territorio di assergi i proventi ricavati dalla gestione della vendita del legname ricavato dal taglio dei nostri boschi;lavoro effettuato dall'A.C.F.(cooperativa di Assergi),in collaborazione con i famigerati Usi Civici,che quasi dimenticavo,gestiscono anche denaro ricavato dall'affitto dei pascoli delle nostre montagne.Invito i cari paesani a fare una piccola riflessione su quanto detto e se necessario,(visto che L'Amministrazione non convoca riunioni pubbliche),consiglio di prendere posizione su quanto citato.Con l'occasione porgo i miei piu' sentiti saluti a Sante Acitelli,con il quale vorrei sentirmi presto per una sincera e fattiva collaborazione nell'interesse del paese.Oltre a Sante vorrei riincontrare presto Bruno Ludovici e Antonio Perrotti,nonche' suo figlio Claudio; con i quali circa sei anni fa partecipai alla realizzazione di uno stupendo piano di sviluppo per il nostro paese.Purtroppo mio malgrado a causa dell'inesperienza dovuta alla mia giovane eta' abbandonai questo bellissimo sogno che oggi insieme a tutti voi voglio trasformare in realta'.Voglio essere protagonista del nostro territorio insieme a tutti voi,percio'vi invito a scendere in campo e giocare da titolari la partita del nostro futuro e di quello dei nostri figli,lasciando in panchina chi ora sta giocando a posto nostro. Adamo e' con voi,un abbraccio e un arrivederci a presto.

Risposta di Gregorio Colasante - 24-09-2009
Voi del parco siete prima di tutto arroganti, poi mostrate anche che dell'ambiente ve ne frega propio niente. E' ovvio a tutti ormai che voi siete profani della natura e non vi importa un bel niente del bellissimo ambiente che vi circonda. Basterebbe che voi apriste le finestre dei vostri locali al mattino per rendervi conto della bellezza che vi circonda. Questo dovrebbe essere un impeto perche' ognuno di voi si sentisse orgoglioso di far parte di un'organizzazione per la tutela della natura. Ma a voi, come ho deto prima, queto non importa. Questa e' la solita storia del "posticino sicuro". La cosa piu' triste e' che chi vi paga siamo noi. Gli Assergesi sono vissuti in armonia con la natura che li circonda per secoli. Doveva arrivare il parco con le segnaletiche dei sentieri e con i loro cinghiali per distruggere la flora del Gran Sasso e le poche legittime risorse che si ricavavano dalla campagna che circonda Assergi.

Risposta di Giampaolo - 24-09-2009
Ben detto....infatti, l'unica cosa per la quale questo Parco verrà ricordato, saranno i danni che i cinghiali provocano alle poche colture agricole locali, che quei pochi, ostinati e laboriosi contadini continuano, nonostante tutto, nel voler coltivare. A causa di questa infestazione di animali nocivi (ci mancava anche l'istrice...), sono sorti recinti improvvisati e inguardabili che hanno soltanto abbrutito la natura circostante. Le strade vicinali e non solo, ed i sentieri continuano nel loro degrado, le piante non vengono potate e crollano sotto il peso della neve cadendo sul letto del Raiale, i muretti a secco si sgretolano dopo secoli di incuria, i campi vengono progressivamente abbandonati, poiché coltivare qualcosa è diventato impossibile e costoro cosa fanno? Passano tranquillamente la loro giornata nel loro ufficio, ignari di tutto quanto accade loro intorno...qualcuni mi spieghi quale utilità per la comunità possa venire da un'organizzazione del genere. Sono tutt'orecchi....

Risposta di Adamo Acitelli - 26-09-2009
Da una simile organizzazione sicuramente niente,ma dalla comunita' di Assergi,spero di si.Circa dieci anni fa, ero presente all'insediamento del parco nel nostro paese,sembrava che da questo ente,sarebbe dovuto partire lo sviluppo.Agli occhi di tanti e' apparso come un trampolino di lancio per il turismo,invece e' stato un trampolino che ci ha catapultati in una piscina senza acqua.Dobbiamo riemergere da questa situazione facendo valere i nostri diritti,ripetutamente calpestati da questi signori,che la mattina si svegliano pretendendo di darci lezioni sulla tutela del nostro territorio.Il parco a mio avviso dovrebbe contribuire allo SVILUPPO,promuovendo iniziative mirate alla crescita naturalistica e culturale;invece di conservare(sotto spirito)un borgo come Assergi ,che con il suo comprensorio ,rappresenta un potenziale enorme per il rilancio turistico,e quindi,economico dell'intera area.Dobbiamo riprenderci cio' che e' nostro,dobbiamo riaquistare la voglia di vivere il nostro paese.Ragazzi di Assergi,mi rivolgo soprattutto a voi,non facciamoci portar via quel poco di orgoglio che ci e' rimasto,spero di potervi rivedere presto per iniziare cio' che ho in mente.

Risposta di Mucciarelli Maurizio - 26-09-2009
Ciao Adamo, mi sembra di capire che la nostalgia di questo bellissimo paese ogni giorno divente sempre più grande. Non avevo dubbi. Appena ti è possibile chiamami (347 4804249 - 0862 606225) Ti saluto Maurizio

22-09-2009 - allora! se non ho capito male, sta passando il concetto che la localizzazione dei "moduli" è sbagliata ovvero era meglio che nelle frazioni fossero costruite le case solo per gli abitanti della frazione in modo da evitare lontananza dalla città, mitigazione di impatto ambientale ecc... ecc... le localizzazioni sono state: arischia - cese di preturo - pagliare - sassa - coppito (3) - sant'antonio - roio (2) - gignano - sant'elia (2) - bazzano - paganica (2) - tempera - camarda - assergi - collebrincioni ovvero 20 localilizzazioni di queste, ben 15 sono frazioni (considerando gignano e coppito ormai parte integrante della città); a parte il fatto che 10 o 15 km non sono una distanza siderale dal centro della città mi chiedo: se si fossero costruite case solo per gli abitanti delle frazioni, il numero sarebbe stato di circa 1.000 ma se dovevano essere costruite n° 5.000 abitazioni le altre 4.000 dove le avrebbero dovute costruire? abbiamo capito (finalmente) che non si deve costruire sui fianchi della montagna, tra est ed ovest ci sono il gran sasso ed il sirente, in mezzo ci sono ben n° 14 faglie e la zona di coppito è già fortemente urbanizzata! un saluto a tutti..... sante

cifone

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Risposta di egidio pezzuto - 23-09-2009
no sante non sono sbagliate le localizzazioni ma l'intero progetto di città satelliti che non hanno quasi nulla di provvisorio e molto di definitivo organizzare prima i MAP nelle frazioni e nel contempo pensare a moduli più grandi ma non così invasivi per gli abitanti del l'aquila avrebbe avuto a mio parere più senso logico e nel contempo il tutto sarebbe stato più veloce sicuramente meno gravoso dal punto di vista economico meno invasivo per il territorio se poi a questo si fosse aggiunto il controllo democratico delle istituzioni locali e dei comitati certamente ci sarebbero stati meno pericoli di infiltrazioni mafiose e di possibilità di malaffare questo si poteva fare prendendo ad esempio quelle regioni che già hanno affrontato il problema e lo hanno risolto in modo posiyivo da noi si è seguito il percorso centralistico del Belice e dell'Irpinia sarebbe stato meglio sempre a mio parere seguire invece l'esempio di regioni quali Umbia e Marche che di recente e con successo hanno affrontato la stessa emergenza ciao egidio

19-09-2009 - finalmente si chiariscono i giochi gli elenchi di chi avrà casa sono pubblici quanti assergesi prenderanno casa alla Cogefar ? a scorrere gli elenchi ne ho trovati pochissimi forse che il progetto C.A.S.E. non ci è convenuto ? oppure non è convenuto quasi a nessun aquilano ? le frazioni non inserite nel progetto hanno, con le loro prese di posizione, ottenuto i MAP, casette di legno per i residenti Giorgio, Norma, Anna, Roberto ecc. dovranno arrangiarsi molto probabilmente l'azione dell'Amministrazione separata e di tutti i concittadini di assergi, più o meno importanti, doveva essere indirizzata in modo diverso puntando ad una soluzione tipo i MAP.............. ora tutti quelli che su questa bacheca hanno magnificato lo splendido intervento del Governo e della Protezione civile dovrebbero fare una pesante autocritica ma forse non si occuperanno più di questo problema, considerato che una casa ce l'hanno.

egidio pezzuto

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19-09-2009 - E' quantomai GROTTESCO, pensare che ad Assergi, sono stati assegnati appartamenti per 360 persone, costruiti su terreni di proprietari Assergesi, dopo esproprio proletario di quest'ultimi, cementificando migliaia di metri quadrati di verde, dal costo di ben 2400 euro al metro quadrato, enfatizzando questa scelta di realizzare costruzioni modernissime ed antisismiche, dotate di tutti i più moderni ritrovati tecnologici, con sistemi energetici a bassissimo consumo e impatto ambientale ecc ecc ecc...e poi...all'atto dell'assegnazione, andranno ad abitarci NUMERICO 6 ABITANTI DI ASSERGI!....e tutti gli altri sventurati, dovranno attendere (in ricoveri di fortuna) una ULTERIORE COSTRUZIONE DI CASETTE IN LEGNO (baracche coibentate) e relative opere di urbanizzazione e costi aggiuntivi, non si sa dove, quando, come e soprattutto ...PERCHE'!...Perchè di certe scelte scellerate che evidenziano il totale disprezzo per la razionalità e l'intelligenza umana.

Marco Masera

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Risposta di Gregorio Colasante - 20-09-2009
Vi ritornano alla mente le "Riflessioni....." del 2009-09-04? E' vero che acqua passata non macina piu', ma dal passato si acquista esperienza. Se l' Amministrazione dei Beni Separati di Assergi e altre autorita' avessero presentato argomenti plausibili, e ce ne erano, contro la costruzione di cosi degradanti edifici nel mezzo di un bellissimo ambiente come e' quello che circonda il nostro caro paese, oggi non ci si troverebbe in questa triste situazione. Serva tutto cio' come lezione affinche' gli interessi della comunita' assergese vengano nel futuro salvaguardati e difesi con energia.

18-09-2009 - Ho letto che è stato pubblicato sul sito del Comune di L’Aquila e su questo sito l’Elenco Provvisorio del Progetto C.A.S.E., si cominciano ad assegnare le case, finalmente! I criteri sono tornati quelli di prima ovvero le parentele con le vittime del MOSTRO ed il rispetto per L'AQUILINITA' VOGLIO SPERARE CHE I "BASTARDI DENTRO", GLI SCIACALLI CHE RUBANO LE CASE FINGENDOSI RESIDENTI ABITUALI, LI OSPITINO IN GALERA sante

cifone

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18-09-2009 - tutti avranno un tetto...buoni e cattivi...onesti e furbi...incensurati e condannati....le vie del Signore sono infinite....

Marco Masera

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16-09-2009 - Modifiche ai criteri di assegnazione: …….. non si privilegerà quanti hanno avuto vittime in famiglia. Quest’ultimo punto era stato invocato anche dal consiglio comunale, al pari della «aquilanità» (da cinque a dieci anni) e delle gravidanze quali priorità per avere le nuove case. Non mi piace! Senza far nomi ma non vorrei che un amico carissimo che ha perso la sorella venga “scavalcato” da finti dimoranti e si ritrovi a cercar alloggi …. sante

cifone

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14-09-2009 - Caro Antonio, Non ho mai smesso di consultare il tuo blog su Assergi, e ho appreso dello smontamento della tendopoli. Penso di interpretarla come una buona notizia, credo che non sia stato per niente facile trascorrere l'estate lì. Mi auguro che sia Te che le persone che ho conosciuto possano essere tornate a una vita il più possibile normale e anche se capisco che ci sono molti problemi per la ricostruzione, mi auguro che la vita della vostra comunità possa riprendere come desiderate, superando gli ostacoli e realizzando le vostre aspettative. Non sono più potuta venire ad Assergi, come sarebbe stato mio grande desiderio ma nella memoria e col pensiero sarò sempre vicina. E magari ritornerò in vacanza sulle belle montagne i cui fiori, pensa un po', sono sempre lì nel mio giardino, con la piantina custodita gelosamente al riparo dell'afa feroce che ha investito Genova questa estate.

Gigliola

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13-09-2009 - ciao antonio sono egidio venerdì, casualmente ho incontrato nel centro storico una squadra della protezione civile che stava effettuando delle verifiche di agibilità su richiesta, ad alcune abitazioni vicine alla mia alla loro domanda su come mai ero in via porta del colle visto che era zona rossa, ho replicato mostrando l'ordinanza stampata dal sito del comune che delimita uficialmente la zona rossa di assergi e che non inserisce il blocco di abitazioni comprese tra la piazzetta di porta del colle sino a via del portone ed è delimitata da una parte da via del forno vecchio e dall'altra da via porta del colle. per tutta risposta mi hammo mostrato, invece, una mappa, l'unica a loro dire valida per la protezione civile, che pone i confini della zona rossa alle mura includendo tutta quella parte di centro storio. ora la domanda sorge spontanea: quale sarà la mappa cui noi abitanti ed i tecnici designati da noi dovranno far riferimento? spero che qualcuno dei frequentatori della "bacheca" potrà darmi informazioni. grazie e ciao egidio

egidio pezzuto

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Risposta di jackson - 14-09-2009
La perimetrazione della "zona rossa" di Assergi è stata ratificata dalla ordinanza sindacale n. 1409 del 1 settembre 2009. Quello è il documento ufficiale a cui tutti devono attenersi. Per quanto riguarda il secondo aspetto dei tecnici privati incaricati della riostruzione, sanno loro come muoversi, dove e come reperire i documenti e le informazioni di cui abbisognano. Si tratta solo di saper scegliere..

Risposta di Luigi Faccia - 14-09-2009
Caro Egidio, l'unico documento valido ai fini della perimetrazione della zona rossa di Assergi è l'ordinanza sindacale n°1409 del 1 settembre 2009. La protezione civile e i vigili del fuoco ultimamente hanno le idee un pò confuse tanto è vero che, la perimetrazione riferita all'ordinanza di cui sopra, l'ho dovuta fornire io agli uffici competenti del COM 5. Comunque, messa da parte la burocrazia, bisogna fare in fretta a mettere in sicurezza il centro storico con i puntellamenti già previsti da puntuali ordinanze sindacali, così da togliere o limitare al massimo la zona rossa in modo da non ostacolare ulteriormente la ricostruzione del nostro paese. Ti saluto con affetto ed amicizia. Luigi

Risposta di egidio pezzuto - 14-09-2009
la tua risposta è netta ed al tempo stesso laconica permettimi di avere dei dubbi in proposito considerata la confusione che regna sovrana per quanto riguarda il saper scegliere... non capisco cosa vuoi dire sarebbe sufficiente che ti informassi sulle varie prese di posizione degli ordini degli ingegneri e degli architetti per avere qualche certezza in meno e poi fatti riconoscere è così brutto dialogare con chi si nasconde dietro uno pseudonimo oppure è il tuo vero nome ? dammi qualche riferimento in proposito così il confronto sarà più interessante e meno tranchante

11-09-2009 - Le 360 casette in costruzione ad Assergi serviranno ad ospitare la gente che e' rimasta senza tetto! La vogliamo finire di pensare sempre in maniera egoistica?!! Gli Assergesi saranno aiutati comunque!

Mimina Faccia

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08-09-2009 - E’ arrivata al 100% la percentuale dei complessi abitativi del Progetto C.A.S.E dove ormai sono iniziati i lavori: si sta operando su tutte le 19 aree previste dal programma. Dopo le fasi preliminari di preparazione avviate la settimana scorsa, si è dato il via ai lavori di costruzione anche negli ultimi due cantieri di Coppito 2 e Assergi 2, mentre nelle nuove aree di Roio Poggio, Paganica 2, Coppito 3, Camarda, Gignano e Arischia continuano spedite le attività di costruzione delle piastre di fondazione. Al 4 settembre risultano ultimate 156 piastre con isolatori sismici. Nelle aree di Cese di Preturo, Bazzano, S. Elia 1, S. Elia 2, S.Antonio, Sassa NSI, Pagliare di Sassa e Paganica sud, sale a 112 il numero degli edifici sui quali le ditte appaltatrici stanno operando per completarne la costruzione. In queste stesse aree sono in piena fase realizzativa le opere di urbanizzazione, comprensive di strade, infrastrutture e pavimenti industriali. Continuano le attività delle società vincitrici delle gare per gli arredi interni degli appartamenti, mentre è stata affidata la realizzazione di impianti fotovoltaici, mediante il comodato d’uso delle coperture dei nuovi edifici. Nel frattempo sono state attivate anche le procedure di gara per la realizzazione degli ascensori e per la progettazione e la sistemazione a verde delle parti esterne delle 19 aree del Progetto C.A.S.E.

il capoluogo

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07-09-2009 - L'Aquila, 7 set. - La Banca dell'Adriatico concedera' finanziamenti fino a 80 mila euro per riparare edifici inagibili e fino a 150 mila euro per l'acquisto di una nuova casa se l'edificio e' stato interamente distrutto, senza alcuna spesa ne' oneri per i beneficiari. La Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo ha sottoscritto la convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti a valere sul plafond di due miliardi di euro garantito dallo Stato. I fondi saranno destinati alla riparazione dell'abitazione principale resa inagibile (edifici con esito B e C) e alla ricostruzione o all'acquisto dell'abitazione principale andata distrutta (edifici con esito E). Per l'accoglimento della richiesta e' indispensabile presentare il nullaosta di idoneita' rilasciato dal Comune di riferimento. Sul sito della Cassa Depositi e Prestiti (www.cassaddpp.it) e' reperibile il modulo di domanda. Per gli immobili con esito B e C vale il principio del silenzio assenso (il Comune ha 30 giorni di tempo), per quelli con esito E occorre una notifica esplicita (60 giorni di tempo). Ottenuto il finanziamento, Banca dell'Adriatico rendera' disponibile i fondi su un conto vincolato acceso a nome del beneficiario, infruttifero ed esente sia da spese che da imposte. Da questo conto, tramite bonifico, verranno saldati i fornitori delle opere di riparazione e ricostruzione debitamente documentate cosi' come l'eventuale acquisto di una nuova abitazione. I beneficiari dei finanziamenti non dovranno rimborsare il prestito: se ne occupera' la Banca attraverso lo strumento del credito d'imposta.

il capoluogo

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Risposta di egidio - 08-09-2009
per la precisione oltre alla Banca citata anche altre svolgono lo stesso servizio: Carispaq BCC di Roma ed altre si stanno attrezzando la torta è grande ed appetitosa il mondo dell'intermediazione finanziaria si si butta a capofitto

07-09-2009 - Ciao Antonio vede che riesci a tenere costantemente vivo il sito con tenacia e volontà. Grazie per quello che fai per tutti gli Assergesi.

Giulio

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07-09-2009 - Tanti auguri a Monica e Albino

Angelo (Roma)

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04-09-2009 - Condivido la riflessione di Gregorio sulla inopportunità di realizzare case dove le case non servono. Sarebbe bastato individuare una piccola area adiacente al vecchio paese, dove realizzare le quattro o cinque casette di legno necessarie per alloggiare i senzatetto del centro storico.

Roberto (Roma)

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Risposta di egidio pezzuto - 08-09-2009
purtroppo questo dibattito è superato e stantio. altre frazioni, Monticchio Tempera Onna ecc si sono mobilitate le Amministrazioni separte per gli usi civici di quei territori hanno concesso terreni ed hanno fatto sentire la loro voce al Comune ed alla Protezione Civile le popolazioni hanno voluto mantenere integra la loro comunità ora sono riuscite ad ottenere casette di legno vicino ai precedenti insediamenti e ad abitare vicino a persone a loro conosciute mantenendo usi e costumi ad Assergi si sono scelte altre strade (Cogefar) molto probabilmente perchè gli interessi prevalenti erano altri rispetto alla tutela della comunità ed anche e soprattutto perchè, a mio parere, la grande maggioranza degli abitanti di Assergi continuerà ad abitare nelle proprie case e pochi altri saranno trasferiti in siti , con un eufemismo, non abituali egidio

04-09-2009 - Ciao a tutti, Volevo inserire un sito web interessante per tutti gli Italiani http://www.italiaora.org/

Clemente Fantini

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04-09-2009 - L'Aquila, 4 set - "Sono ormai tre mesi che cerchiamo di spiegare come i nuovi insediamenti abitativi si sarebbero rilevati del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze delle famiglie rimaste senza casa" lo sottolinea Epicentro Solidale in una nota. "In maniera convinta e arrogante - continua la nota - la Protezione Civile ha ripetutamente asserito che, al contrario, tutto era in perfetta regola. Oggi ci si accorge che migliaia di famiglie rimarrebbero senza casa, nonostante le cinquemila nuove abitazioni e nonostante gli accordi con gli albergatori e gli affittuari. Dopo che milioni di euro sono stati sottratti alla ricostruzione della nostra città e delle nostre case, e che si potevano risparmiare utilizzando casette di legno e container di ultima generazione, oggi la Protezione Civile chiede ulteriori concessioni per la costruzione di nuovi moduli abitativi." "La farsa rischia di trasformarsi in tragedia -aggiunge Epicentro Solidale- dato l'incombere dell'inverno ed il modo in cui Bertolaso e i suoi hanno pervicacemente evitato qualsiasi confronto di idee con i comitati cittadini". "Continuiamo -conclude la nota- a chiedere l'individuazione di nuovi siti dove poter installare moduli removibili e case di legno, e confidiamo che almeno questa volta la Regione Abruzzo, la Provincia dell'Aquila e l'Amministrazione del nostro Comune sappiano rappresentare i reali bisogni delle famiglie che rischiano di andare incontro ad una autentica diaspora".

epicentro solidale

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Risposta di SAndra Giampaoli - 06-09-2009
Rispetto il tuo punto di vista, però vorrei capire di che cosa ci dobbiamo lamentare. Per l'inverno non ci sarà nessuno senza un tetto. Prima di esprimere un opinione penso che è opportuno capire il lavoro che stanno veramente facendo la protezione civile. Che vogliamo di più???

Risposta di Gregorio - 06-09-2009
E chi ha detto che si avrebbe voluto di piu'? Si e' puntualizzato solo che ad Assergi "casette" antisismiche per 360 persone non servivano. Qualche casetta in legno per i pochissimi Assergesi che ne avrebbero avuto il bisogno era sufficiente. E forse, se un intervento piu' perentorio nella zona storica del paese fosse stato messo in moto, cio' sarebbe stato molto piu' apprezzato, e Assergi antico non sarebbe rimasto un paese fantasma tutta l'estate e chi lo puo' dire per ancora quanto tempo.

04-09-2009 - Riflessioni sulle conseguenze del terremoto che interessano gli "Assergesi". Quattro piattaforme che provvederanno abitazioni, e non casette, per circa 360 persone. Di Assergesi che avranno la possibilita' o la disgrazia dell'uso di queste abitazioni saranno forse non piu' di venti. 360 meno venti e' 340. Da dove verranno questi altri inquilini? Non certo da Camarda, Filetto, Paganica, Bazzano, Onna o altri paesi vicini. Dall'Aquila forse? E se cio' fosse, quale parte della popolazione aquilana sarebbe disposta a trasferisi ad Assergi: Prafessionisti, Aquilani con le radici prettamente cittadine, borghesia aquilana, o gente che di etnicita' aquilana non ha alcuna nozione ? Allora mi sembra lecito chiedersi perche' queste costruzioni sono state necessarie ad Assergi? Non sarerbbe stato piu' opportuno provvedere gli Assergesi con qualche piccola casetta in legno nei dintorni di Assergi? Se ci sono cittadini aquilani con il bisogno urgente di abitazioni temporanee, perche' non provvedere loro di costruzioni antisismiche nelle zone limitrofe della citta dell'Aquila? Di spazio nei dintorni c'e' ne piu' che a sufficienza. La cosa piu' sensibile che doveva essere fatta dopo il triste episodio del terremoto era quella di provvedere coloro che sono stati colpiti dalla sciagura di alleviare le loro sofferenze e di non causare disagi.

Gregorio Colasante

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03-09-2009 - Ciao a tutti volevo segnalare un sito interessante riguardante adempimenti legislativi prettamente tecnici. http://terremoto.cliccaqui.org/

Serena

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01-09-2009 - Ho appreso con piacere della riunione del 5 Settembre 2009,purtroppo non mi sara' possibile partecipare. Sarebbe cosa molto funzionale e gradita credo da tutti se il risultato finale generasse un documento e/o una relazione sui risultati . Che ne pensate?

Francesco Ferrazza

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31-08-2009 - zio antonio sto girando sul blog che come vedo, stai curando con molta passione e attenzione ti faccio i miei complimenti. Colgo l'occasione per fare a tutti gli abitanti di assergi un affettuoso augurio per un futuro migliore e che l'assergi che conosciamo possa rinascere ancora piu bello.

31/08/2009 cisterna alfonso (g

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28-08-2009 - per tutte le nostre vacanze passate nella nostra infanzia ad Assergi e per le nostre orgogliosissime origini (ora più che mai) non smettiamo mai di pensarvi vi siamo vicini con il cuore e con la mente. saluti affettuosi soprattutto alle famiglie Giampaoli Clemente e Bruno Faccia. famiglia Masciocchi Montelibretti (Roma) SIETE GRANDI!!!!!!!

fam. Masciocchi

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28-08-2009 - L'Aquila,27 ago - I Consiglieri Comunali Giuseppe Bernardi, Franco Colonna, Luigi Faccia e Giustino Masciocco scrivono una lettera aperta al Prof. De Bernardinis sul censimento dei fabbisogni abitativi per evidenziare alcuni punti critici e chiedere spiegazioni in merito. Riportiamo integralmente il testo della lettera. *** LETTERA APERTA AL PROF. DE BERNARDINIS "A proposito del censimento fabbisogni alloggiativi ed alla ormai imminente assegnazione degli alloggi del progetto C.A.S.E., non comprendiamo - e non comprendono molti cittadini - come mai: * non è ancora uscita l’ordinanza della Protezione Civile sui criteri per l’assegnazione degli alloggi. * a 16 giorni dalla chiusura del censimento i dati analitici contenuti nei moduli non sono ancora forniti al Comune; * né il Sindaco, né l’Assessore D’Innocenzo, ad oggi, riescono ad avere notizie sul quando la avverrà la disponibilità dei dati. Riteniamo doveroso (e siamo certi che lo ritenga anche Lei), prima di assegnare gli alloggi, effettuare tutti i necessari controlli sul possesso dei requisiti da parte dei richiedenti; ma il controllo non è né breve, né banale. Occorre infatti: 1. nei casi di esito dichiarato o di Zona Rossa, verificare che esso corrisponda a quello dell’indirizzo di residenza o domicilio in L’Aquila (e Lei sa che almeno nel 30% dei casi questo non è possibile senza un sopralluogo); 2. nei casi di “esito non comunicato”, cercare la verifica, se è stata effettuata ed è univoca, oppure farla ex novo; 3. effettuare le seconde verifiche di agibilità richieste dai cittadini, almeno per quanto riguarda le abitazioni classificate “E” e quelle che potrebbero diventarlo; 4. individuare i richiedenti alloggio o C.A.S. che risultino iscritti all’A.I.R.E. (Albo Italiani Residenti all’Estero); 5. individuare i richiedenti alloggio o C.A.S. che hanno conservato indebitamente la residenza anagrafica nel comune dell’Aquila, ma che sono “abitualmente dimoranti” altrove; 6. individuare i richiedenti alloggio o C.A.S. che possiedono altre abitazioni nel comune dell’Aquila e/o in altri comuni dell’Ambito di Mobilità definito nel modulo di censimento, e controllare l’esito di agibilità di tali abitazioni; 7. individuare il comune di residenza per i richiedenti alloggio o C.A.S. non residenti nel comune dell’Aquila e non proprietari di abitazioni, nonché - in caso di residenza nei comuni dell’Ambito di Mobilità - controllare l’agibilità dell’alloggio di residenza; 8. individuare i richiedenti alloggio o C.A.S. che hanno presentato istanza al Comune per installare una casa di legno sul proprio o sull’altrui terreno. Chiunque può rendersi conto della mole di lavoro che c’è da fare in pochissimo tempo e per la quale i dati di censimento sono indispensabili. Quanto sia importante per i cittadini onesti, per il Comune dell’Aquila e per la stessa Protezione Civile, che ci finanzia copiosamente, effettuare tali controlli è dimostrato dagli incroci che il consigliere Franco Colonna ha effettuato sulla base dei primi 12.000 moduli di censimento protocollati (quindi solo sui capi nucleo e non su tutti i componenti dei nuclei stessi): * circa 500 indirizzi di residenza non nelle Zone Rosse ai quali corrisponde un esito di agibilità A, B o C; * circa 400 possessori di abitazioni (con almeno il 50% di possesso) nei Comuni dell’ambito di mobilità; * circa 300 richiedenti con indirizzo di residenza in L’Aquila e consumo di acqua nel 2008 pari a zero; * 5 iscritti all’Albo Italiano Residenti Estero; * 1464 non residenti per i quali occorre individuare quanto meno il Comune di residenza (per vedere se esso ricade nell’ambito di mobilità). Riteniamo che i suddetti controlli siano compito precipuo del Comune, ma, avendo fondati dubbi sulle capacità organizzative ed operative dell’Ente, non avremmo niente in contrario se la Protezione Civile avocasse a sé l’effettuazione di tali controlli e la successiva assegnazione degli alloggi; però vorremmo saperlo. In tal caso, così come è stato finora, siamo disponibili alla più totale collaborazione e senza alcuna “formalità”. A scanso di equivoci, ci teniamo a precisare che siamo tra quelli che apprezzano l’opera meritoria della Protezione Civile nel nostro territorio. Ma questo rende ancor più inspiegabile il “riserbo” della Protezione Civile sul censimento dei fabbisogni abitativi. La preghiamo di illuminarci, anche a nome dei cittadini per i quali giustizia e trasparenza sono beni immateriali di valore non inferiore a quello dei beni materiali danneggiati o perduti." Con viva cordialità L’Aquila, 27 agosto 2009 I Consiglieri comunali Giuseppe Bernardi Franco Colonna Luigi Faccia Giustino Masciocco

il capoluogo

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Risposta di cifone - 28-08-2009
sono perfettamente d'accordo con il contenuto della lettera; c'è il grave rischio che vengano assegnati alloggi a chi ha meno diritto o, addirittura nessun diritto, rispetto a coloro che sono effettivamente dimoranti nel "cratere" e corrono il pericolo di NON vedersi assegnata un'abitazione. E' giunto il momento di denunciare, a voce alta, questo "sciacallaggio" prima che sia troppo tardi. sante

27-08-2009 - Ma perche' tutti insistono a chiamarle "casette" come se fossero chalet alpini quando invece assomigliano molto di piu' a case popolari?

G. Colasante

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Risposta di king kong - 27-08-2009
caro gregorio, nel progetto "case" c'è più sicurezza che architettura e poi se ti guardi intorno c'è di peggio. saluti

Risposta di G Colasante - 31-08-2009
ma allora chiamiamole case popolari "antisismiche"

26-08-2009 - Tantissimi auguri a mamma (La Sartina) "Antonietta Giampaoli" per il suo compleanno. tanta salute e cose belle. Un bacione e un forte abbacio. Clemente

Clemente Fantini

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26-08-2009 - Oggi nel cimitero di Assergi, è stata tumulata la Salma di Ada Lalli. E' morta il 10 Aprile all'età di 102 anni, i funerali erano stati celebrati insieme alle vittime del terremoto.

Assergi Racconta

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26-08-2009 - Tanti auguri per il compleanno a Antonietta Giampaoli (la sartina)!!!!

Antonio e famiglia

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25-08-2009 - Grazie Sandra !! Lo speriamo anche noi, che abbiamo fatto una meravigliosa vacanza nel nostro bel paese. Un forte abraccio a tutti voi !

Anna Rita

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25-08-2009 - Ciao Antonio, c'è un sito molto interressante per tutte le informazioni relative al terremoto.. potresti metterlo sul blog... consultalo e valuta.. grazie Simonetta http://www.6aprile2009.it/

Simonetta

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Risposta di Antonio - 25-08-2009
Ciao Simonetta, confermo che è un sito interessante, l'ho già inserito nel Blog. Grazie della segnalazione

25-08-2009 - Un saluto e un abbraccio a Anna Rita Alloggia e Arianna. Spero di rivederti ancora l'anno prossimo. BYE BYE!

Sandra Giampaoli

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24-08-2009 - Ciao mitico infermiere del Gran Sasso!!! che piacere vederti sul Blog.Anche noi non ti dimenticheremo mai, condivido quanto scritto da Luigino. Un abbraccio e a presto.

franchina, Gianfranco, Eleonor

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24-08-2009 - Ringrazio Antonio e Luigino per le risposte, ma vengono spontanee le seguenti domande: "Perchè si viene a sapere solo ora, quasi a 6 mesi dal 6 aprile ?" Ci rendiamo conto del disagio subito dai dimoranti del centro storico? Chi ha organizzato le perizie all'interno del centro storico, vietando soprattutto l'ingresso a chi ne aveva diritto? Preciso che la mia non è un'accusa rivolta a qualcuno, semplicemente un invito a dare delucidazioni da parte di chi sapeva a chi è stato "meno fortunato", che vi assicuro ha subito, per queste false notizie, notevoli danni morali ed economici. Questa storia mi sembra incredibile ed assurda...

Simonetta Nardoni

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23-08-2009 - Ciao Nicholas, ti mandiamo tanti saluti anche noi tutti! Ci farebbe veramente piacere rivederti, ormai sei dei nostri... Un abbraccio!

Mimina

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22-08-2009 - ciao delle serie di chi da assergi nn riesce a stare lontantano nn vedo l'ora di tornare mi mancate tutti specialmente la squadra delle colazioni ragazzi mi mancate un sacco ciao a tutti so gia che rivedremo molto presto ciao

nicholas lisotto

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Risposta di marino - 24-08-2009
CIAOOOO ! ! ! ! NIKO, ti aspettiamo sara' un piacere riaverti qui. Le colazioni vanno a gonfie vele!!! come il tendone rosso quando lo gonfiavi tu !!! Un saluto e un abbraccio forte forte dai " MILK AND COFFEE "

21-08-2009 - In data odierna, sono somparsi: Fausto Federici 60 anni e Evelina Cappelletti 85 anni (vedova Cipicchia). Ai parenti le condoglianze della comunità di Assergi

Assergi Racconta

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21-08-2009 - Antonio perdonami, ma ho grandi dubbi a questo punto, del tipo "è o non è" Assergi centro storico zona rossa? Oggi c'erano diversi turisti all'interno... Grazie Simonetta p.s. se è uscito nel decreto potresti pubblicarlo? grazie

Simonetta Nardoni

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Risposta di Antonio - 21-08-2009
Ciao Simonetta, nonostante Assergi sia stato sempre considerato zona rossa (anche dai Vigili de Fuoco), sul decreto non è mai stato pubblicato (almeno fino a ieri). Naturalmente se sarà pubblicato lo ripoerteremo nel Blog.

Risposta di giuseppe - 27-08-2009
ti potevi svegliare prima....

Risposta di gregorio - 04-09-2009
beato te che sei sveglio!

18-08-2009 - Ci tengo a ringraziare le persone che hanno fatto possible la bella serata di Ferragosto, che ha permesso tutti noi di integrarci e festegiare questa data nel campo. Un caro saluto alle persone che non abbiamo visto prima di partire. Grazie ancora a zio Antonio per questo magnifico blog

Palmira e Otmar (Ottemane) - d

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16-08-2009 - questo prete, di facolta mentali inadeguate é un offesa al suo ufficio e alla popolazione di Assergi. Cercare per lui rifugio altrove sarebbe la cosa più sensibile da fare.

Gregorio Colasante

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